"L'ora più buia": l'uomo dietro il Primo Ministro inglese
Dopo aver parlato di quadri, libri, monumenti e curiosità, è arrivata l'ora di parlare di cinema.
Ebbene, ho visto questo film per la prima volta lo scorso aprile, e da quel momento non ho saputo resistere alla tentazione di rivederlo ancora e ancora, e di consigliarlo a tutti i cinefili che conosco.
Ebbene, ho visto questo film per la prima volta lo scorso aprile, e da quel momento non ho saputo resistere alla tentazione di rivederlo ancora e ancora, e di consigliarlo a tutti i cinefili che conosco.
La verità è che "Darkest hour" - "L'ora più buia" in italiano - è uno dei film a tema storico più belli che abbia mai visto. Certo, forse non avevamo bisogno di un altro film sulla Seconda Guerra Mondiale, sulla minaccia delle truppe di Hitler che avanzano in Europa, e su Winston Churchill, ma la verità è che questa è davvero un'opera d'arte.
Viene portato sullo schermo, infatti, un Primo Ministro inglese che è prima di tutto uomo. E che dire del cast, semplicemente impeccabile.
Negli anni che precedettero la sua nomina, Sir Churchill sembrava cadere in picchiata verso un declino irreversibile, ma nel 1940, dopo le dimissioni di Nelville Chamberlain, il Parlamento chiese il suo ritorno, al fine di portare avanti la negoziazione che avrebbe riportato poi in patria i soldati superstiti bloccati sulle coste francesi.
In questi 114 minuti e nello scenario descritto poc'anzi, Churchill si trova a ricevere notizie di eserciti che crollano come tessere del domino: dapprima il Belgio, e poi la Francia, stremata, che non riesce a dare man forte alle truppe inglesi a Dunkirk. E' qui che entra in gioco il lato "umano" del personaggio storico, ed è proprio intorno a questa vicenda che si sviluppa la trama del film.
Altro carattere molto importante, evidenziato nella pellicola, è quello della parola, che diviene davvero uno strumento fondamentale per muovere i fili della Storia.
Citazioni del film:
- "Chi non cambia idea non cambierà mai nulla";
- "Non si può ragionare con una tigre quando la tua testa è nella sua bocca".
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