Egon Schiele e la rivoluzione dei corpi

"L'abbraccio", Egon Schiele. Galleria Belvedere, Vienna.
I suoi dipinti sono manifestazioni nervose, piene di sensibilità ed orientate sensualmente. Il suo unico contatto con la realtà, fin da bambino, è stata la pittura. Egon Schiele, grandissimo pittore viennese rappresenta ancora oggi una delle menti più brillanti delle arti figurative europee e mondiali.
La sua opera più conosciuta è sicuramente "L'abbraccio", nota anche come "Coppia di amanti II",
Galleria Belvedere, Vienna
dove l'autore rappresenta due figure, riprese dall'alto, che si abbracciano consapevoli che a breve dovranno dirsi addio, contro la loro volontà. Questa raffigurazione di corpi fragili, battuti, spigolosi, trova la sua sublimazione anche in ambito letterario. Contemporaneamente all'ultimazione della tela di Schiele, Robert Musil pubblicava "I turbamenti del giovane Törless", dove troviamo un protagonista immerso in una profonda analisi di sé stesso, che lo porta a maturare la consapevolezza che <<Gli esseri umani, in questo dramma, sono in gran parte casuali l'uno per l'altro: casuali compagni di fuga>>.

"Coppia di amanti". Collezione privata dal 2013
Sebbene questo sia uno dei dipinti più conosciuti del pittore austriaco, "L'abbraccio" non è la sola tela a rappresentare due innamorati. Precedente alla seconda Coppia di amanti, ne abbiamo una prima, dove viene rappresentato lo stesso tormento, stavolta però con una nota autobiografica.
Appena la tela venne ultimata, la strada dell'artista e quella della sua compagna nonché modella, Wally Neutzil, si divise per sempre.
Nel 2013 "Coppia di amanti" venne battuta all'asta da Sotheby's per ben nove milioni di euro, una cifra mai raggiunta per l'acquisto di un'opera di Schiele.

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