"Fleabag": la vita di una trentenne in una disarmante, realistica serie TV
"Fleabag" è una dissacrante, irriverente e crudamente reale fotografia della vita di una trentenne londinese, che l'autrice, la quale ricopre anche il ruolo della protagonista, Phoebe Waller-Bridge, porta in scena.
Nata inizialmente come testo teatrale, nel 2016 diventa anche una serie TV prodotta dalla Two Brothers Pictures, con la co-produzione di Amazon Video.
Basterebbe una sola parola per descrivere questa serie, realizzata in due stagioni da sei episodi ciascuna: dramedy, dove la parte drammatica è davvero struggente, e quella comica davvero esilarante.
Si porta in scena il lutto ed il dolore di chi resta, insieme, nella prima stagione, ad una autodistruzione, verso cui la protagonista si avvia. Ma non tutto è perduto. Nel corso degli ultimi sei episodi, infatti, la protagonista, di cui non viene mai svelato il nome nel corso di tutta la storia, si risolleva e si avvia verso la redenzione, verso la consapevolezza di sé, e persino verso l'amore.
Un amore che quasi toglie il sonno alla protagonista, nella seconda stagione. Il protagonista maschile è un Andrew Scott in tutto il suo splendore, che porta in scena il prete, cristiano, che celebrerà le nozze del padre della ragazza con la sua compagna. Anche in questo la storia è sorprendente: la perversione più gettonata è sedurre un uomo di Dio, e lei ci si dedica anima e corpo, tanto da indurre il pubblico a tifare per lei.
A differenza delle altre serie incentrate sulle trentenni single, in cerca della loro strada e di un posto nella società, "Fleabag" è unica proprio per il coraggio che ha nel mettere le proprie carte in tavola, a dispetto di chi ha fatto dell'ipocrisia l'unica costante della propria vita.
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