"L'origine del mondo": storia di un quadro clandestino
"L'origine du monde" è un dipinto del pittore francese Gustave Courbet, datato al 1866: un olio su tela che misura 46 x 55 centimetri, esposto presso il Musée d'Orsay, a Parigi.
Fin qui tutto bene, non fosse però per il soggetto del quadro, che all'epoca, suscitò davvero un grande scandalo, tanto che fu un'opera segreta e clandestina ai tempi dell'autore.
Fortemente influenzato dalle fotografie a sfondo erotico e pornografico dell'epoca, realizzate principalmente dal fotografo Auguste Belloc, Courbet decise di immortalare in maniera estremamente pura e realistica una vagina femminile, al fine di esaltare la potenza vivificatrice dell'eros ed il rapporto che ne consegue con la fecondazione, la vita, e la sessualità.
Il primo proprietario del dipinto fu proprio il committente: Khalil Bey, collezionista turco, il quale raccolse nella sua rassegna artistica persino "Il bagno turco" di Ingres. Tuttavia egli, ridotto in miseria dei debiti di gioco, dovette vendere gran parte dei suoi averi, tra cui figuravano anche alcune di queste tele. Dopo varie peripezie, "L'origine du monde" scampò alla Rivoluzione Ungherese del 1918, ma non alle razzie tedesche. Fortunatamente colui il quale ne era entrato in possesso, il barone Frenec Hatvany, riuscì a riappropriarsene e lo vendette per 1.5 milioni di franchi allo psicologo francese Jacques Lacan.
Solamente nel 1995 la tela entrò a far parte della collezione del Musée d'Orsay, presso il quale si trova ancora esposta. Fino a quel momento era nota per essere un'opera di straordinaria bellezza, ma ancora poco vista.
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