Buon compleanno, Louvre! Qualche curiosità sul museo più grande del mondo
Era il 1793, ed il Louvre viene incoronato definitivamente museo. Prima di rivestire questo ruolo, però il palazzo era stato dapprima una fortezza, e poi residenza reale, prima che Luigi XIV si trasferisse a Versailles.
Venne ribattezzato "Musée Napoleon", sotto l'impero di Napoleone Bonaparte, il quale aggiunse alle quasi 600 opere d'arte che il palazzo già ospitava, i migliaia di pezzi che risalgono alle famose spoliazioni.
Un mito da sfatare a tal proposito riguarda la "Gioconda" di Leonardo Da Vinci. La tela infatti non è stata trafugata dall'Imperatore, ma è stata venduta proprio dal suo autore, per la cifra di circa 4000 ducati d'oro.
Ciò che invece è vero, è che Napoleone, durante gli anni della sua egemonia, ha prelevato l'opera dal museo, per portarla nella sua camera da letto.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Louvre è stato utilizzato come deposito dai nazisti, i quali portavano presso questo palazzo i quadri che avrebbero poi preso la strada per la Germania.
Proprio a tal proposito, le segrete del museo vennero utilizzate dal direttore dell'epoca, Jacques Jaujard, per mettere in salvo le opere di inestimabile valore, sia per evitare che venissero portate altrove, ma soprattutto, per evitare che venissero coinvolte nei roghi che hanno trasformato in cenere opere - quadri e libri compresi - di inestimabile valore.
Il museo è inserito nel famoso cammino "Axe Historique", un percorso che conduce presso tutti i monumenti più importanti siti nel centro della capitale francese, che solcano il lato est di Parigi, conducendo a Place de la Concorde, all'Arco di Trionfo passando per gli Champs Elysées, per arrivare fino alla Défense.
Si narra infine, che il Louvre, palazzo che conta secoli di storia, abbia un abitante: il fantasma Belphegor, una mummia che probabilmente riposa nella collezione proveniente dall'Egitto e che fa compagnia ad un altro fantasma, vestito di rosso, che invece si aggira presso gli adiacenti Jardins des Tuileries.
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