"Nynphéas", la pace secondo Claude Monet
Installate al Musée de L'Orangerie nel 1927, appena qualche mese dopo la sua dipartita, le "Nynphéas" di Claude Monet, sono state offerte dal genio di questo magnifico pittore, padre dell'Impressionismo, l'indomani dell'armistizio dell'11 novembre 1918, dopo la fine della Grande Guerra.
L'insieme di queste tele, che rappresentano una delle opere più vaste del XX secolo, rappresentano un paesaggio, quello di Giverny ma non solo, ricco ed omogeneo, ed i colori risultano essere emblematici per trasmettere anche al fruitore la sensazione di pace.
Scrive infatti Monet in una lettera a Gustave Geffroy: "Questi paesaggi d'acqua e di riflessi sono divenuti un'ossessione. Esulano dalla mia volontà di vecchio uomo, e voglio tuttavia arrivare a rappresentare ciò che tocco. Talvolta ne distruggo qualcuno... poi ricomincio... e spero che dopo tanti sforzi, verrà fuori qualcosa".
Beh, direi che qualcosa sia venuto fuori. L'eternità di un posto meraviglioso che viene tradotto su tela più e più volte ne è la testimonianza.
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