"Nozze di Cana": la cristianità nell'arte

"Nozze di Cana", Veronese.
Conservato presso il Musée du Louvre a Parigi, le "Nozze di Cana" è uno dei più grandiosi dipinti realizzati da Paolo Caliari, meglio noto come "Il Veronese".
Realizzato per la parete di fondo del refrettorio benedettino del complesso architettonico realizzato da un altro grande dell'arte italiana, ossia Andrea Palladio, presso l'isola di San Giorgio Maggiore, l'opera misura 666 centimetri per una larghezza di 990 centimetri.
Nel 1797 fu tra le opere che interessarono le famose spoliazioni napoleoniche; venne pertanto staccata dalla parete presso la quale si trovava, per essere trasferita in Francia, entrando trionfalmente a Parigi, sotto l'impero di Napoleone Bonaparte.
Il dipinto descrive l'episodio della tramutazione dell'acqua in vino da parte di Gesù, durante un matrimonio, a Cana. L'episodio è riportato anche nel Vangelo secondo il Profeta Giovanni. La scena è classica, con due colonne ai lati della prospettiva ed una scena rialzata. Tra i vari, ricchi e dettagliati particolari, intravediamo anche la figura di Cristo, che resta con lo sguardo fisso su chi sta osservando l'opera.
"Nozze di Cana", particolare
In seguito al successo che riscosse questo dipinto, al Veronese vennero poi commissionate altre opere dallo stesso tema, che oggi sono annoverate in un ciclo intitolato "Le Cene".

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