"Martirio di Sant'Orsola", l'ultima opera di Caravaggio

E' l'ultimo dipinto che Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, ha consegnato alla storia, il "Martirio di Sant'Orsola".

La tela è attualmente conservata a Napoli, presso il palazzo Zevallos - Stigliano, nel cuore del centro storico cittadino, ma sono numerose le vicissitudini che le riguardano.
Il "Martirio di Sant'Orsola", dunque, venne commissionato all'artista dal banchiere genovese Marcantonio Doria, la cui famiglia era devota proprio a questa figura sacra. 
Si dice che Caravaggio avesse realizzato il dipinto in tutta fretta, poiché di lì a poco si sarebbe dovuto mettere in viaggio per domandare la grazia ed essere esentato dal bando capitale. Quella per l'artista sarebbe stata l'ultima trasferta.

Tornando al quadro, invece, dopo che venne ultimato fu esposto al sole per far sì che la pittura si asciugasse prima, ma questa pratica comportò effetti sia sulla finitura, ma anche una curvatura della tela, ragion per cui oggi viene esposta esattamente così, ed anche la cornice che la costeggia è stata preparata ad hoc.
Dopo la morte del Caravaggio, molti sono stati i dubbi sulla paternità dell'opera, e dopo diverse attribuzioni, grazie ad una lettera trovata nell'archivio dei Doria, nella quale il procuratore della famiglia di principi di Angri affermava di voler domandare a Caravaggio, per l'appunto, come fare per non farla rovinare.




Nell'ultimo lavoro del Merisi, quindi, troviamo una raffigurazione non convenzionale rispetto alle altre rappresentazioni della santa, la quale veniva spesso dipinta con delle vergini al suo fianco.
Qui invece è Sant'Orsola ed il momento in cui viene trafitta dalla freccia scagliata da Attila a catturare subito lo sguardo del fruitore. 

Ciò che si nota già dal primo sguardo, è che Sant'Orsola è raffigurata con un tono di carnagione molto più chiaro rispetto agli altri protagonisti che assistono attoniti alla scena, e questo a voler preannunciare l'imminente dipartita della donna.

Che dire di più, se non consigliare di vedere da vicino un simile capolavoro. 

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