Le lacrime dorate di Freya

Freya, divinità norrena è una tra le più controverse. Parla di lei Snorri Sturluson, nella sua "Edda", ciclo di saghe norrene, e dunque germaniche. 



La sua figura è immortalata da numerosi artisti, ed in quasi tutte le tele che le riguardano è mostrata in maniera sensuale, dissoluta. Figlia di un dio minore, Freya è la dea dei Vani, che è poi andata a vivere tra gli Asi, prima in qualità di ostaggio per poi diventare una di loro. 
La sua innata bellezza e la sua estrema sensualità, mista alla malizia che la caratterizzava, era argomento di numerosi canti proibiti, e tra questi, c'era anche il componimento nel quale si raccontava come la dea avesse ottenuto il prezioso monile che portava al collo. 
Si dice infatti che, per ottenerlo, la donna avesse passato una notte infuocata con ognuno dei due nani che gliel'avrebbero procurato.


 

Nonostante questa sua descrizione, la dea ha patito numerose "pene d'amor perduto". Il suo consorte, Odhr, identificato in seguito sempre più spesso con Odino, passava la maggior parte del suo tempo lontano dalla sua sposa, che lo inseguiva senza successo sul suo carro trainato da due gatti, piangendo lacrime dorate. 

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