"Gli amanti" di Magritte ed il conflitto tra visibile ed invisibile
"Gli amanti" è un quadro del pittore belga René Magritte, datato al 1928.
La versione più conosciuta di questa tela è quella che è conservata presso il "Museum of Modern Art" di New York, nella quale possiamo ammirare due amanti, un uomo ed una donna, che si baciano, col volto coperto da un drappo.
Non descriverò ciò che vediamo e le emozioni che suscita questo quadro, sebbene il senso di angoscia spesso sia comune a numerosi fruitori, ma credo sia importante soffermarsi sulla storia dell'artista stesso. Sul perché, nella maggior parte dei quadri di Magritte, i personaggi abbiano il viso coperto.
Potrebbero esserci due ragioni: la prima che risale all'adolescenza del pittore, che fu segnata dalla morte di sua madre, la quale si gettò nel fiume Sambre con una camicia da donna avvolta sul capo. L'altra, sull'attitudine dell'autore della tela, di coprire il viso delle persone anche nella vita reale.
Ciò che comunque traspare, è l'impossibilità di comunicare, anche solamente attraverso uno scambio di sguardi, dei protagonisti ritratti, e noi sappiamo che, senza comunicazione, l'amore stenta ad andare avanti.
Proprio a proposito di questa riflessione, ecco di seguito una citazione di Magritte, che può aiutare a comprendere in maniera più completa ciò che egli ha raffigurato:
«C’è un interesse in ciò che è nascosto e ciò che il visibile non ci mostra. Questo interesse può assumere le forme di un sentimento decisamente intenso, una sorta di conflitto, direi, tra visibile nascosto e visibile apparente.»
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